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ECOnnection nasce dalla crisi riscontrata nell’area di Tevere Cavo, quest'ultima, quale elemento propulsivo, ha generato in noi un atteggiamento moderno, propulsivo, volto al suo superamento.

L’Information Technology in tutto questo processo è stata alleata imprescindibile, utilizzata non solamente a verifica di scelte formali già consolidate ma che, al contrario, ci ha accompagnato in ogni passo del nostro processo, tessendo una fitta maglia di relazioni che si è poi reificata nell’architettura del progetto ECOnnection.

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Abbiamo realizzato un’infrastruttura che, ancorandosi al ponte della Musica, riattivi in esso una serie di processi legati al Fiume che la città di Roma nel tempo ha dimenticato. Prendendo come modello il ponte ad Isfahan, il nostro obiettivo è stato trasformare il ponte in un ambiente dinamico, funzionale, vivo, un ambiente dove il cittadino possa accedere sentendosi parte attiva di un processo che punta alla riconquista del sistema ecologico della città di Roma.

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Elementi così legati nell’antichità ad oggi città e fiume viaggiano su due layer completamente differenti. Degli argini così imponenti e una qualità delle acque che è andata via via peggiorando hanno relegato il Tevere ad un livello più “basso” rispetto a quello della città. Chi vive a Roma percepisce il fiume e la sua presenza ma non è più abituato a viverlo, ammirarlo, percepirlo insinuarsi tra le rigide maglie cittadine.

ECOnnection punta proprio a questo: riportare città e fiume su due layer alla stessa quota che tornino a fondersi, intersecarsi e crescere assieme come nel passato.

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Fatto tesoro delle nozioni apprese durante il corso ITCAAD del professor Antonino Saggio, abbiamo deciso di muoverci nel campo informatico affrontato durante il sesto ciclo del corso: “I progetti della modificazione | Interconnessioni dinamiche. Strutture Gerarchice e modelli intelligenti”.

Utilizzando software parametrici di ultima generazione (Grasshopper) abbiamo generato una struttura fortemente ancorata a quella che è la nostra preesistenza, ovverosia il Ponte della Musica.

Una struttura che saldandosi ad esso, riunisca finalmente fiume e città.

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Elaborando delle definizioni parametriche si è generata un infrastruttura composta da alberi metallici di sostegno alle singole piattaforme, in modo da consentire uno sviluppo su più livelli che travalichi quindi le differente di quota tra più elementi. Ogni piattaforma presenta una copertura generata tramite una definizione di Grasshopper che utilizza il comando Pipe lungo una superficie, opportunamente divisa secondo isocurve.

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Il nostro utilizzo dell’ Information Technology non si è arrestato alla mera generazione della forma ma abbiamo voluto arricchire ECOnnection con un sistema che ponesse rimedio anche ad un’altra grande crisi identificata nell’area urbana: l’inquinamento. Quest'ultimo si manifesta nell'area di progetto in due modi: sottoforma di inquinamento atmosferico e sottoforma di inquinamento idrico.

Grazie ai nuovi studi sulle potenzialità delle colonie alghifere abbiamo pensato ad un sistema che lavori sia alla quota delle piattaforme, depurando l’aria, sia a livello subacqueo adagiando le colonie su di uno “Sperone”, un forte elemento massivo destinato ad accoglierle.

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La fusione di queste varie crisi ha generato in noi una soluzione, un “brainstorming” dinamico pieno di Input e Output che messi ha sistemato hanno dato vita alla reificazione delle nostre idee.

ECOnnection nasce da tutto ciò, è la nostra proposta alla città di Roma attraverso la cattedra del professor Antonino Saggio, è al tempo stesso un modo per dimostrare l’importanza dell’Information Technology nei processi generativi che accompagnano l’odierno dibattito Architettonico.

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